Come escludere la sclerosi?

Domanda di: Thea Messina  |  Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2023
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La risonanza magnetica permette al neurologo di fare la diagnosi anche al primo episodio sospetto di sclerosi multipla, perché l'esame può dimostrare la diffusione delle lesioni nello spazio e nel tempo (se ci sono lesioni attive, cioè che captano il mezzo di contrasto, e altre non attive, cioè non captanti).

Come si esclude la sclerosi?

Risonanza magnetica nucleare (RMN): è un esame radiologico indolore e non invasivo, attualmente il più rapido e accurato per la conferma diagnostica della sclerosi multipla.

Che esami si fanno per scoprire la sclerosi?

Oltre a un'attenta anamnesi e alla visita neurologica, il medico può quindi prescrivere al paziente una serie di test per la diagnosi di sclerosi multipla, tra i quali la risonanza magnetica, la puntura lombare e i potenziali evocati.

Come scoprire se si è affetti da sclerosi multipla?

I più comuni sintomi precoci di sclerosi multipla sono:
  1. Formicolio, pizzicore o prurito, riduzione del senso del tatto;
  2. Mancanza di forza, perdita di coordinazione, irrigidimento;
  3. Senso di fasciatura all'addome con alterata sensibilità agli arti inferiori;
  4. Disturbi visivi sotto forma di vista annebbiata o sdoppiata;

Come si vede la sclerosi multipla nella risonanza magnetica?

Le lesioni tipiche della malattia sono generalmente ben visibili utilizzando specifiche sequenze che elaborano le immagini realizzate con la RM; le aree di infiammazione e perdita di mielina di recente insorgenza si possono visualizzare dopo l'iniezione in vena del mezzo di contrasto (“lesioni attive”).

La risposta dell'Esperto - Neurologia: come diagnosticare la sclerosi multipla