Domanda di: Secondo Cattaneo | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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In buona sostanza, basta inviare una comunicazione formale al venditore con cui si manifesta l'intenzione di restituire la merce acquistata e di ottenere il rimborso dei soldi pagato. Il commerciante non può opporre alcuna limitazione o restrizione, né chiedere che le spese di spedizione siano a carico del consumatore.
Se acquisti un prodotto in un negozio, non hai il diritto di restituirlo (per chiederne la sostituzione o il rimborso), a meno che non sia difettoso. Tuttavia, numerosi punti vendita consentono ai clienti di restituire o scambiare la merce durante un certo periodo di tempo se hanno conservato la ricevuta.
Quanto tempo ho per restituire un acquisto in negozio?
Ne discende che: il consumatore è tenuto alla restituzione dei beni entro 14 giorni dalla data in cui ha comunicato al professionista la sua decisione di esercitare il diritto di ripensamento. Il termine è rispettato se il consumatore rispedisce i beni prima della scadenza suddetta.
Il diritto di recesso può essere esercitato solo per contratti conclusi a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali (art. 52 Codice del Consumo), pertanto non può essere esercitato nel caso di acquisti effettuati in negozio.
In tutti i casi in cui il prodotto si riveli non utilizzabile nel modo in cui sarebbe normale pensare di impiegarlo, o perché non funziona del tutto, o perché magari funzioni ma in modo insicuro e/o comunque difforme dagli analoghi prodotti, il cliente ha senza dubbio diritto di esercitare il diritto di recesso.