Domanda di: Ing. Karim Ferraro | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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La maggior parte degli elettroni presenti nell'universo è stata prodotta dal Big Bang, ma possono essere generati anche dal decadimento beta degli isotopi radioattivi e in collisioni ad alta energia, mentre possono essere annichilati dalla collisione con i positroni o assorbiti in un processo di nucleosintesi stellare.
Particella elementare leggera, portatrice di una carica elettrica negativa di cui tutte le cariche esistenti in natura sono multipli interi (a parte il segno): la carica elettrica e dell'e. costituisce cioè la carica elementare, il quanto di elettricità.
Un elettrone è una particella subatomica con una carica elettrica negativa che gira intorno ai nuclei degli atomi in regioni di spazio chiamate orbitali e ha una massa di 9.1 * 10^-31 kg, appena lo 0.06% della massa totale dell'atomo.
La scoperta degli elettroni si attribuisce a Joseph John Thomson, fisico britannico dell' IXI secolo che grazie all'utilizzo di un tubo catodico rivelò la presenza di queste particelle indefinite.
Per scoprirlo è sufficiente guardare il numerino in alto a sinistra delle casella dell'elemento. Questo è il numero atomico che corrisponde al numero di protoni presenti nell'elemento; in un elemento a condizione neutra, il numero dei protoni sarà uguale a quello degli elettroni.