Quando i militari americani facevano un giro di perlustrazione per contare o recuperare i soldati rimasti uccisi durante le battaglie scrivevano il numero dei morti su una bandiera facendolo seguire dalla lettera K di Killed, cioè uccisi. Era OK, zero killed, quando non c'erano morti.
Il termine OK ha cominciato a diffondersi in Italia a partire dal 1943, anno nel quale le truppe statunitensi sbarcarono in Sicilia e iniziarono la campagna militare che nel corso dei due anni seguenti li avrebbe portati a risalire l'intera Italia.
In questo caso la «O» sarebbe stata inizialmente uno zero e la «K» l'iniziale di killed: l'espressione «zero killed», poi diventata erroneamente Ok, avrebbe aiutato i soldati americani a segnalare le battaglie finite al meglio, senza alcun velivolo abbattuto tra le proprie fila.
Possiamo usare queste alternative quando OK è usato come risposta per dare consenso, approvazione, per rispondere affermativamente a un comando o una richiesta, dicendo che abbiamo intenzione di portarli a termine anche se senza troppo entusiasmo.