Domanda di: Lazzaro Longo | Ultimo aggiornamento: 1 agosto 2023 Valutazione: 4.6/5
(59 voti)
di punire «punire»]. – Pena, castigo inflitto a chi ha commesso una trasgressione o dimostrato cattiva condotta, allo scopo di correggerlo: p. leggera, grave, dura, severa, esemplare; minacciare, dare, infliggere una p.; avere, subire, meritare una p.; incorrere in una p.; il terrorista fu colpito dalla giusta p.
Quali sono le tipologie di punizioni che possiamo utilizzare per scoraggiare i comportamenti problema?
Esistono diversi tipi di punizione: corporali (sculacciate, schiaffi), psicologiche (grida, rimproveri, isolare il bambino in una stanza buia), sottrattive (togliere un privilegio come guardare la tv o andare al parco), riparative (compensare con una azione buona e desiderabile).
Punizione positiva (P+): che prevede la somministrazione di uno stimolo avversivo (come la punizione fisica o il rimprovero); Punizione negativa (P-): che prevede la sottrazione di uno stimolo positivo (come la libertà nel caso della reclusione).
Le punizioni migliori devono essere piccole, simboliche. Devono sempre e solo sanzionare il comportamento dei bambini incentivando la loro crescita e mai squalificarli o umiliarli. Esempio: mai dire "Sei cattivo!" ma "Hai fatto una cosa cattiva!".
Deve riguardare qualcosa a cui il bambino tiene o al contrario che lui proprio non sopporta; nel momento in cui si sceglie di punire il bambino è perché lo si ritiene giusto e importante, pertanto lo si deve fare proibendogli di fare qualcosa che a lui interessa molto o chiedendogli di fare un compito che gli pesa ...