Come salutare in piemontese?

Domanda di: Ortensia Silvestri  |  Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023
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CEREA: tipica forma di saluto generico, originariamente reverenziale. Salutare costa niente, nel dubbio saluta! Ecco alcuni esempi di lessico dell'educazione. Non esiste piemontese che non abbia pronunciato (o sentito pronunciare) almeno una volta il saluto regionale per eccellenza: cerea, neh!

Come si saluta in piemontese?

Il saluto piemontese cerea ha una connotazione un po' più formale del “ciao”. Si tratta di un saluto che denota una certa distanza tra gli interlocutori, ma che allo stesso tempo esprime in modo elegante il rispetto che c'è tra le persone coinvolte.

Come si dice arrivederci in piemontese?

Nel dialetto piemontese, il saluto formale per il commiato (cioè quando ci si separa) ha due formule: arvëddse e cerea. La prima è un'evidente traduzione dell'italiano “arrivederci”, ma da dove deriva il termine “cerea”?

Come si dice in piemontese Buongiorno?

Nel lessico subalpino non manca né il “buongiorno” (bondì in piemontese), né la “buona sera” (bon-a sèira) e neppure la “buona notte” (bon-a neuit), ma i piemontesi amano salutarsi soprattutto con l' ”arrivederci” (arvëdse, o anche a l'arvista), che poi è il saluto più ottimistico e benaugurale che esista.

Cosa significa va bin parei?

3. Va bin parej. Va bene così Entranti nel ristorante, rispondete così se vi accontentate dell'ultimo tavolo disponibile vicino ai bagni.

Quando i PIEMONTESI EMIGRARONO al SUD in CALABRIA e fondarono GUARDIA PIEMONTESE