Domanda di: Dott. Bacchisio Martini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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per il 2023, un aumento dell'1,5% per chi percepisce la pensione minima, innalzato al 6,4% per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni; per il 2024, un aumento del 2,7% per i beneficiari delle pensioni minime.
Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 si potrà accedere alla pensione con 41 anni di contributi unitamente a 62 anni di età anagrafica. La misura si rivolgerà a tutti i lavoratori dipendenti (anche del pubblico impiego) e autonomi.
A conti fatti una pensione di 2.000€ al mese riceverà dal 1° gennaio 2024 un adeguamento di 15 euro al mese e circa 200 euro di arretrati. In tabella gli aumenti con le nuove fasce di perequazione contenute nella legge n. 197/2022.
Quali sono le finestre per andare in pensione nel 2023?
La legge n. 197/2022 introduce la facoltà di uscire con 62 anni e 41 anni di contributi se i requisiti sono raggiunti entro il 31 dicembre 2023. Resta ferma la finestra mobile di tre mesi per i lavoratori del settore privato e di sei mesi per il settore pubblico.
Quanti anni di contributi per andare in pensione nel 2023?
Hanno diritto alla pensione Quota 103, tutti coloro che entro il 31 Dicembre 2023 maturano il requisito anagrafico di almeno 62 anni e il requisito contributivo di 41 anni, considerando come detto precedentemente, il cumulo tra diverse gestioni INPS.