Ai fini pensionistici è importante sapere, vista la particolarità del lavoro agricolo, che l'INPS non calcola l'anno su una base di 365 giorni, ma di 270 giorni. In poche parole, se si versano i contributi per 270 giorni, che siano effettivi o contributivi, questo varrà come un anno di lavoro.
Quanto valgono i contributi agricoli ai fini della pensione?
L'Inps spiega, pertanto, che i contributi integrativi vanno commisurati all'imponibile contributivo determinato in base alle retribuzioni percepite, sul quale va applicata l'aliquota IVS vigente nel settore che, per l'anno 2022, risulta essere pari al 29,70% (29,59% quota pensione e 0,11% di quota base).
Quante giornate agricole servono per un anno di contributi?
La principale differenza delle pensioni agricole con le altre dell'INPS riguarda il computo dei contributi giornalieri: un anno di contributi corrisponde a 270 giornate annue di contribuzione effettiva, volontaria o figurativa, ovvero 156 in caso di pensione anticipata, senza contare le giornate di disoccupazione e ...
Quanti anni di contributi deve avere un bracciante agricolo per andare in pensione?
I requisiti sono simili a quelli della pensione di vecchiaia: 67 anni e almeno 20 anni di contributi. Sempre a condizione di aver maturato un importo superiore di 1,5 volte l'assegno sociale Inps. La pensione contributiva consente anche di andare in pensione in anticipo.