Domanda di: Ing. Concetta Martini | Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2023 Valutazione: 4.9/5
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Tutte e due, ma con significati ben diversi. Pèsca, con la è aperta come in prèsto, è il nome del frutto. Deriva dal latino persica malus, cioè “mela persica” (e pèrsica è una forma rimasta tuttora per il nome del frutto in molti dialetti). Pésca invece, con la e chiusa come in tréno, è l'attività del pescare.
Trovato uno strano nocciolo nel ventre di un pesce che aveva appena pescato, decise di piantarlo vicino alla sua capanna. Passato qualche mese, crebbe una pianta che in primavera si copriva di bellissimi fiori rosa. Il frutto prodotto venne poi chiamato pesca, in omaggio all'origine della sua scoperta.
CARATTERISTICHE: La pesca è il frutto dell'albero del pesco, il Prunus persica. Di forma tondeggiante, può avere buccia vellutata o liscia, con un colore che va dal giallo al rosso carminio. La sua polpa piò essere carnosa o morbida, con un sapore dolcissimo e un profumo unico e inconfondibile.
La risposta è stuzzicante: la pesca rappresenta il cuore, mentre le foglie attaccate al picciolo rappresentano la lingua. Di conseguenza, una pesca con foglie simboleggia il parlare a cuore aperto, senza menzogne o sotterfugi.
Dove cresce? Il pesco è originario della Cina, ma deve il suo nome alla Persia, da dove arrivò in Europa attraverso le conquiste di Alessandro Magno. È piuttosto resistente agli sbalzi di temperatura e si è adattato bene in tutta Italia. Campania ed Emilia Romagna le regioni che ne producono di più.