Il termine usato dal lettore è canonicamente corretto: si tratta di una «riduzione allo stato laicale
riduzione allo stato laicale
La dimissione dallo stato clericale (amissio status clericalis) è una disposizione della Santa Sede, la quale, per motivi personali o disciplinari, dispensa un chierico della Chiesa cattolica, secolare o regolare, dagli obblighi del sacramento dell'ordine.
https://it.wikipedia.org › wiki › Dimissione_dallo_stato_clericale
I casi previsti dal Codice di diritto canonico per i quali si può applicare, come massima pena, la dimissione dallo stato clericale, sono i seguenti: l'apostasia, l'eresia e lo scisma (can.
Ma cos'è la “sospensione a divinis”? È una sanzione disciplinare che può essere comminata ai membri dei tre gradi del sacerdozio (diaconi, presbiteri, vescovi). Al sacerdote sospeso è vietato amministrare i sacramenti, il che include tra l'altro la celebrazione della messa e la confessione.
Basta inviare una lettera al parroco della parrocchia in cui si è ricevuto il battesimo, esprimendo la propria volontà di non far più parte della Chiesa cattolica. A questo link si può trovare un esempio di cosa scrivere nella lettera, contenente i dati essenziali per l'esito positivo della richiesta.
“Morto un Papa, se ne fa un altro”: una signora di una certa età mi ha raggiunto con questo antico motto popolare. Viste le ultime vicende dei Papi, questo proverbio dovremmo cambiarlo e modularlo alla nostra realtà: “Spostato un parroco, ne arriva un altro”.