Domanda di: Dott. Maria Bernardi | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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La calce si ottiene cuocendo un sasso di calcare per tre giorni e tre notti in una fornace, utilizzando la legna come combustibile; dopo questo primo passaggio i sassi diventano completamente bianchi. Successivamente vanno riposti all'interno di una vasca di legno e bagnati con l'acqua.
Le proporzioni, in volume, di calce, sabbia e acqua sono: 1-3-1. Per la preparazione si versa la calce nel secchio e si aggiunge la sabbia asciutta. Quindi si mescola accuratamente. Si aggiunge acqua a piccole dosi, sempre mescolando, fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo.
La materia prima per la produzione della calce è il calcare, una roccia sedimentaria ricca di carbonato di calcio (CaCO3) che viene estratta da cave; tipiche sono quelle delle Dolomiti. Anche il marmo e altre rocce possono essere usate a questo scopo.
Uniamo una parte di polvere di calce viva a tre parti di sabbia, aggiungiamo la calce viva alla sabbia umida e mescoliamo con la pala. La miscela deve essere rastrellata e mescolata continuamente e potrebbe non richiedere dell'acqua extra, a seconda del livello di umidità nella sabbia.
La calce viva è voracissima di acqua e nella reazione rilascia intenso calore; pertanto è molto pericoloso il contatto con il corpo, che può esserne ustionato e profondamente ulcerato.