Domanda di: Ing. Monia D'angelo | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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Togliere acidità all'olio non è possibile, ciò che puoi provare a fare è diminuire l'acidità del tuo olio, ma non migliorarne la qualità. Al più puoi renderlo insapore. A livello industriale la tecnica per diminuire l'acidità è quella di aggiungere soda caustica (NaOH).
Per questo difetto non esiste soluzione: un olio rancido è, purtroppo, irrecuperabile. Un olio extra vergine di oliva di qualità è ricco di antiossidanti come polifenoli e tocoferoli e, per questo, meno esposto al rischio di ossidarsi e dunque di irrancidire.
Col passare del tempo il pizzicore tipico dell'olio extra-vergine si riduce, ma l'olio, specie se olio di qualità, manterrà sempre le sue ottime proprietà organolettiche nell'arco del tempo. Dunque possiamo concludere che se un olio d'oliva pizzica ed è amaro, molto probabilmente è un olio extravergine di qualità.
Per essere classificato e venduto come extravergine l'olio deve avere una acidità inferiore a 0,80 (cioè 8 grammi di acido oleico per 100 grammi di olio). Un extravergine di qualità ha valori di acidità che vanno da 0,10 a 0,30. Un'alta acidità non è certamente un indice di qualità.
Infine, per riconoscere un buon olio EVO può venirci in soccorso l'olfatto. L'olio deve emanare il caratteristico odore di olive fresche, mentre se odora di chiuso o non ha odore significa che è stato conservato male o prodotto con olive di scarsa qualità o che l'olio è in cattivo stato.