Come si fa il vezzeggiativo?

Domanda di: Sig. Joshua Barone  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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In partic., e più comunem., si chiamano vezzeggiativi (di solito come s. m.) quei derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, che connotano affettivamente la parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto -ino, -étto, -ùccio, come fratellino, carino, nasetto, ...

Come si fa un vezzeggiativo?

Come si formano i vezzeggiativi? I vezzeggiativi sono quegli alterati che danno al nome di partenza una connotazione affettiva e si ottengono aggiungendo alla radice suffissi come -etto, -uccio, -uzzo, -ino e -acchiotto.

Che cosa è il vezzeggiativo?

In linguistica, derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, intesi a dare connotazione affettiva alla parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto -ino, -etto, -uccio. Per i nomi propri, il v.

Quando si usano i vezzeggiativi?

Definizione. I vezzeggiativi sono alterati (➔ ) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza (emotiva o fisica) al denotato dell'alterato o dell'atto linguistico in cui questo è usato.

Qual è il vezzeggiativo di albero?

albero → alberello, asino → asinello, povero → poverello; con interfisso: campo → campicello, fatto → fatterello, fiume → fiumicello.

Os NOMES ALTERADOS (diminutivi, aumentativi, vezzeggiativi e dispregiativi)