Nel Sette e mezzo, lo scopo è totalizzare un punteggio maggiore di quello del banco, ma senza "sballare", ossia senza superare il valore di 7 e 1/2. Il banco dovrà cercare di raggiungere (o superare) lo stesso punteggio di ciascun giocatore con cui si troverà a concorrere, senza sballare.
Ultimo gioco della tradizione siciliana è il “Piatto”, detto anche “Alta e Bassa”. Il funzionamento è molto semplice: l'obiettivo è quello di predire se la carta assegnata al giocatore è più alta o più bassa di quella che viene estratta successivamente dal mazziere.
Rispetto a queste ultime, le carte siciliane si caratterizzano per le decorazioni negli spazi vuoti, perlopiù al centro. Come qualsiasi altro mazzo, quello relativo alle carte siciliane è composto da 40 carte, dieci per ciascun seme, e non mancano chiari riferimenti sia iconografici che linguistici alla lingua araba.
I bastoni vengono comunemente chiamati anche mazze, e i denari oro o aremi. Sono di dimensioni più piccole rispetto ad altre carte regionali, le figure meno elaborate (ad eccezione dei quattro assi), ma con presenza di disegni supplementari di figure umane, animali e oggetti su diverse carte (es.
Le Regole del Sette e Mezzo. Nel Sette e mezzo, lo scopo è totalizzare un punteggio maggiore di quello del banco, ma senza "sballare", ossia senza superare il valore di 7 e 1/2. Il banco dovrà cercare di raggiungere (o superare) lo stesso punteggio di ciascun giocatore con cui si troverà a concorrere, senza sballare.