Il sistema della misuraziione dell'orario prevede i due punti: quindi 2:30. Nencioni la questione posta da Pettinelli è un'altra! Le “due e trenta” è l'orario, non la durata temporale! Pettinelli non intendeva “due ore e trenta minuti”, come Ella ha erroneamente inteso, ma le ore “due e trenta”!
Una precisazione: se gli orari non devono comparire in un comunicato tecnico, riguardante, per esempio, una gara sportiva o su un'insegna che indica la durata del percorso escursionistico, è meglio usare le lettere e non le cifre (un'ora e un quarto, due ore e mezzo, ecc.).
Un paio di esempi: le tre e mezzo, le otto e un quarto. Le ore si indicano in cifre se si vogliono fare riferimenti orari precisi. In questo caso, le ore, i minuti e gli eventuali secondi sono separati dai due punti, senza spaziature in mezzo. Per esempio, 22:48 oppure 18:44:12.
«Come di deve dire, le tre e mezzo o le tre e mezza? Come si preferisce. Si può usare la forma le tre e mezzo, cioè le tre più il mezzo, la metà di un'ora, oppure le tre e mezza, sottintendendo “ora”.