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Quando si apostrofa uno?
Siamo così arrivati alla regola: dopo un dovrete scrivere l'apostrofo sempre e solo se la parola successiva è di genere femminile. In questo caso, infatti, la forma un deriva da una, la cui a finale cade per elisione davanti alla vocale successiva.
Quando non si apostrofa un?
Un altro e un'altra Quando si apostrofa una parola? La regola è semplice: l'apostrofo si usa solo se la parola successiva è di genere femminile. In questo caso la vocale finale cade per elisione davanti alla vocale successiva. Invece, se la parola che segue l'articolo “un” è maschile, non si usa l'apostrofo.
Quando usare il lo la i gli le?
Gli articoli determinativi Gli articoli lo e gli sono usati davanti a parole che iniziano con s + consonante, gn, pn, ps, z, x, y, j e i + vocale. Per esempio: lo psicologo, lo zucchero, lo iodio, gli studenti, gli zii.
Quando si usa il lo la i gli le?
– l'articolo determinativo maschile è lo, che normalmente per elisione diventa l': l'uomo, l'orologio, l'ultimo; – al plurale è gli: gli uomini, gli orologi, gli ultimi. L'articolo indeterminativo maschile invece rimane un: un uomo, un orologio, un ultimo.
Quando si dà del lei ad un uomo si usa gli o le?
In Italiano esistono due pronomi personali complemento ben distinti per indicare "a lui" e "a lei". Si tratta di "gli" e "le". "Gli" indica però solo ed esclusivamente il maschile (e cioè "a lui"), le il femminile e cioè "a lei".
Come si fa la L con l'apostrofo?
L'apostrofo è obbligatorio con l'articolo determinativo maschile singolare lo (l'imbuto, l'oboe; davanti a semiconsonanti abbiamo sempre l'apostrofo, l'uomo, ma lo iodio, piuttosto che l'iodio) e si trova usato sistematicamente anche con il femminile la (l'anima, l'onda, l'iscrizione, piuttosto che la iscrizione).
Come distinguere maschile e femminile in italiano?
Il genere maschile e femminile in italiano Di solito possiamo riconoscere i nomi maschili da quelli femminili perché i sostantivi che finiscono in -o sono di genere maschile, mentre quelli che finiscono in -a sono di genere femminile. Consideriamo insieme alcune delle eccezioni più ricorrenti.
Come si scrive l 1 marzo?
È prassi chiamare il primo giorno di ogni mese con il corrispondente numero ordinale (primo gennaio, primo febbraio, primo marzo... oppure primo di gennaio, primo di febbraio, primo di marzo...) e non con il cardinale (uno gennaio, uno febbraio, uno marzo...).
Come si scrive il 1 luglio?
In quanto primo del mese, a differenza degli altri giorni, è solitamente scritto con l'indicatore ordinale. Tuttavia, sebbene sconsigliabile, è in aumento l'uso della forma con il numerale cardinale (1 luglio).
Come si scrive l 8 o il 8?
Risposta: togliamoci i dubbi e usiamo senza esitazione numeri arabi o romani che nella pronuncia hanno una vocale iniziale, facendoli precedere dall'apostrofo quando è necessario: l'8 di giugno, l'XI Bersaglieri, i concorrenti dall'1 all'88 eccetera.
Che articolo è uno?
In italiano esistono tre diverse tipologie di articoli che sono: articoli determinativi (il, lo, la, i, gli, le); articoli indeterminativi (un, uno, una); articoli partitivi (del, dello, della, dei, degli, delle).
Dove si usa l'articolo lo?
Lo (e gli), si usano davanti a: le parole che cominciano con vocale; le parole che cominciano con x e z; le parole che cominciano con s impura (cioè seguita da un'altra consonante e non da una vocale, per esempio studio);
Come si dice il o lo psicologo?
'lo psicologo' (corretto) o 'il psicologo' (errato): con le parole che iniziano con “pn” molti grammatici vorrebbero che si usassero gli articoli lo, gli, uno, ma i parlanti (anche i parlanti colti) tendono a usare in via preferenziale il, i, un.
Come si dice un pneumatico o uno pneumatico?
Niente quindi vieta di usare gli uni o gli altri anche se, nello scritto e negli usi più formali, si ritiene che siano più indicate le forme lo pneumatico, uno pneumatico, gli pneumatici, degli pneumatici.
Quando non si usa l'articolo?
L'articolo determinativo NON si usa: – con gli aggettivi possessivi davanti a nomi di parentela singolari, non modificati (sorellina, fratellino, cuginetto etc.): Mia sorella ha 20 anni. La mia sorellina ha 20 anni.
Come si scrive un'ora o un'ora?
Quest'ultima va usata davanti a parole che iniziano per vocale. Quindi si avrà un'aiola, un'eresia, un'ora, un'isola, un'udienza. Negli altri casi, si dovrà scrivere una giardiniera, una storia, una collana, una zattera, una xenofoba.
Qual è la forma corretta?
La grafia corretta nell'italiano contemporaneo è qual è, senza apostrofo. La grafia qual'è, anche se molto diffusa, è scorretta, perché non si tratta di un caso di ➔elisione, ma di ➔troncamento, dal momento che qual esiste come forma autonoma.
Quale non si apostrofa?
L'esatta grafia di qual è non prevede l'apostrofo in quanto si tratta di un'apocope vocalica, che si produce anche davanti a consonante (qual buon vento vi porta?) e non di un'elisione che invece si produce soltanto prima di una vocale (e l'apostrofo è il segno grafico che resta proprio nel caso dell'elisione).
Come si scrive un anno fa?
Allora si scrive un anno fa o si deve preferire un anno fà? La risposta è unica. Dal momento che non c'è possibilità di cadere in confusione tra verbo fare, nota musicale e locuzione avverbiale possiamo senz'altro rispondere che si scrive un anno fa e non un anno fà.