Domanda di: Dott. Antonio Serra | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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Il participio presente latino può essere reso in italiano: con un gerundio presente, che, a seconda del contesto, si può esplicitare in una proposizione subordinata circostanziale (causale, temporale, concessiva, ipotetica...); con una proposizione relativa (quando ha funzione nominale).
Come si traduce il participio dal latino all'italiano?
Si rende in italiano nel seguente modo: Se il participio si trova in nominativo (sing. o plur.) si rende con il Gerundio semplice italiano. Se si trova in un altro caso si traduce con una proposizione relativa (Che...) oppure una temporale, causale, etc...
Quando il participio presente è usato con funzione nominale ( cioè come aggettivo, sostantivo o nome del predicato) si può tradurre in italiano o con un aggettivo o con un sostantivo corrispondente (se ci sono) altrimenti con una relativa la cui azione deve essere contemporanea a quella della reggente.
Come si traduce il participio presente in latino esempi?
Si traduce: - con un gerundio presente se è al nominativo. Es: Timentes equitatus impetum, copiae se recipere maluerunt. T: Temendo l'assalto della cavalleria, le truppe preferirono ritirarsi.
Il supino in -um ha un valore di direzione o fine di un movimento (è infatti un accusativo). Si trova quindi nelle proposizioni che contengono verbi di moto con funzione finale e va quindi tradotto con una proposizione finale implicita: Consul ivit Romam dictum hoc Cleliae: Il console venne a Roma per dire ciò a Clelia.