Domanda di: Dr. Egisto Bruno | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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L'abbigliamento base del paninaro prevedeva giacconi imbottiti di piumino d'oca vivacemente colorati (es. Ciesse Piumini, Moncler, Henry Lloyd), stivali da mandriano (es. Frye o Durango), le prime scarpe da barca (Docksides by Sebago, Sperry Top Sider, Timberland, Sisley mocassino by DiVarese), jeans (es.
Come si vestivano i paninari? I giubbotti tipici dei paninari anni 80 erano i bomber, rigorosamente imbottiti, con colori sgargianti. Le marche predilette erano Stone Island, Hanry Lioyd o Moncler. I cappotti erano meno utilizzati, ma quando s'indossavano erano d'obbligo le spalle larghe e le fantasie.
Parliamo dei cosiddetti “paninari” (così chiamati perché, in una fase iniziale, i fast food rappresentavano i loro luoghi di aggregazione privilegiati): una sottocultura che, oggi, ha tutto l'aspetto di una fotografia sbiadita ma che, per un decennio abbondante, ha dettato un canone di stile ambitissimo, che trasudava ...
I paninari sono considerati una sottocultura urbana, nata all'inizio degli anni 80 al bar Al Panino di via Agnello 6 a Milano, a due passi da piazza del Liberty dove oggi c'è l'Apple Store. Con l'apertura di Burghy nel 1981, il quartier generale si sposta lì e in piazza San Babila.
Le mitiche calze a rombi col bottoncino dorato arricchivano il Pan Look in quanto permettevano di abbinare i colori con le Felpe della Best Company (i pantaloni corti lasciavano scorgere la calza).