La fusione a cera persa è una tecnica millenaria utilizzata per la realizzazione di manufatti in bronzo. La fonderia a cera persa si basa sulla colatura di metallo fuso all'interno di una forma negativa; quindi si esegue in cera la scultura che si vuole trasformare in bronzo, ma vuota.
La lega per cui si ottiene il bronzo è una semplice miscela dei due metalli fondamentali, rame e stagno, cui si aggiungono altri metalli, come il piombo, lo zinco, il ferro, ma in quantità insignificanti.
Per quanto riguarda le sculture in bronzo invece si possono avere diversi valori, poiché nel '900 venivano fatti dei multipli: più alto è il numero di multipli di una scultura, minore sarà il suo valore. Le dimensioni possono incidere sul valore nel caso di sculture monumentali e quindi molto importanti.
I materiali più usati erano la pietra (marmo o calcare), il bronzo, il legno, la terracotta, ecc. Nei periodi più antichi le sculture in pietra erano eseguite con la diretta scalpellatura; gli strumenti impiegati erano la subbia, il trapano e i vari scalpelli, tutti azionati con la mazzuola.
Il bronzo ha una composizione che include anche altri metalli quali alluminio, rame, stagno, ecc. Per pulirlo nel modo più adeguato si può utilizzare un composto di acqua e sapone neutro, da passare sulla superficie per poi risciacquare il tutto con acqua tiepida e asciugare con un panno delicato.