Per calcolare invece la ritenuta d'acconto da applicare ad un importo netto, è necessario effettuare lo scorporo con l'operazione inversa. Su un netto di 2000 euro bisogna calcolare l'importo lordo in questo modo: 2000 / 0,80 = 2500 (compenso lordo).
Esonero dalla ritenuta d'acconto sulle prestazioni effettuate. In questo caso percepisci il 100% del compenso che richiedi in fattura, senza trattenute. Il cliente non dovrà versare la ritenuta d'acconto, quindi non gli occorrerà compilare la Certificazione Unica e il modello F24.
Vediamo come fare, con un esempio di calcolo. Supponi che l'azienda committente ti abbia detto che, il tuo guadagno, ammonta a 3500 euro lordi, a cui sarà applicata la ritenuta d'acconto del 20%. Devi quindi semplicemente calcolare il 20% di 3500 e sottrarlo al lordo e NON fare lo scorporo come si fa con l'IVA.
Ai forfettari non viene applicata la ritenuta d'acconto sulle prestazioni offerte. Questo significa che potranno percepire il 100% della somma, senza che l'altra parte trattenga il 20%.
Il regime forfettario permette l'esonero dall'applicazione della ritenuta d'acconto sui compensi percepiti e su quelli corrisposti. “i ricavi e i compensi relativi al reddito oggetto del regime forfettario non sono assoggettati a ritenuta d'acconto da parte del sostituto d'imposta.