Come va cotta l'argilla?

Domanda di: Gastone Parisi  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Ecco una breve lista di punti cottura ideali per diversi tipi di argilla:
  1. Terracotta – tra i 960° e i 1030° gradi.
  2. Terraglia – tenera tra i 960° e i 1070° gradi, dura tra i 1050° e i 1150° gradi.
  3. Gres – tra i 1200° e i 1300° gradi (si tratta di un materiale dalla forte vetrificazione e impermeabilità).

Come si cuoce l'argilla in casa?

L'argilla più comune utilizzata in ceramica è quella composta di diversi tipi di silicati di alluminio idratati, questo viene cotto ad una temperatura compresa tra 900° e 1000°. Se, invece, hai lavorato con argilla refrattaria, terracotta o porcellana, la temperatura di cottura aumenta e varia tra il 1250° e il 1300°.

Cosa succede se non si cuoce l'argilla?

Certo, la creta lasciata senza cottura può anche resistere nel tempo, ma teme l'umidità e, soprattutto, tende a sfaldarsi e a ridursi in polvere.

Quanto tempo deve cuocere l'argilla?

Generalmente, per cuocere un grande vaso occorre un ciclo di circa 34 ore. Ad ogni trasformazione dell'argilla, intesa come possibile shock al manufatto, si deve procedere in modo lento, per poi accelerare con il fuoco fino al raggiungimento della trasformazione successiva.

Dove far cuocere l'argilla?

Utilizzare un forno a gas per la cottura delle argille è semplice, ma è necessario rispettare una piccola norma di sicurezza: il forno va sempre dotato di canna fumaria affinché lo smaltimento dei fumi avvenga in modo sicuro e senza danno per la salute.

Quali sono le differenze tra Argilla e Ceramica? E la Terracotta?