Come vivevano le donne a Roma?

Domanda di: Kai Ferretti  |  Ultimo aggiornamento: 29 ottobre 2023
Valutazione: 4.1/5 (40 voti)

La donna romana viveva dunque in condizione di inferiorità rispetto all'uomo, da cui finiva per dipendere. Dipendeva quindi dal padre e dal marito, ma anche dal fratello o dal figlio maggiore se fosse rimasta vedova. In caso di adulterio, il marito poteva decidere della sua vita.

Come veniva considerata la donna a Roma?

Il che dimostra quanto la condizione femminile fosse considerata al di sotto di quella maschile, sia pur sempre migliore di quella greca, dove era alla stregua di una schiava. La donna era considerata un essere inferiore, con pochissimi diritti e totalmente sottomessa prima al padre e ai fratelli, poi al marito.

Cosa poteva fare la donna romana?

Contrariamente alla donna greca, però, la donna romana poteva uscire di casa quando desiderava, assistere agli spettacoli e alle cerimonie, partecipare alle feste. Poteva, anzi doveva, occuparsi dell'educazione dei figli e aveva il compito di insegnare loro i valori tradizionali della società romana.

Cosa non poteva fare la donna romana?

Non potevano fare testamento ed erano sottoposte a vita alla tutela maschile per l'esercizio di qualunque atto giuridico. In alcuni casi non ereditavano e non potevano disporre dei propri beni in favore dei figli. Allo stesso modo le donne erano escluse dalla vita politica.

Come si chiamavano le donne romane?

La matrona era, nell'antica Roma, una donna che possedeva la cittadinanza romana ed aveva contratto un matrimonio romano con un uomo libero. Statua di una matrona (circa 100-110 d.C.), Gliptoteca di Monaco di Baviera.

Come vivevano le DONNE ROMANE?