(fr. Bastille) Fortezza parigina; costruita tra 1370 e 1382, fin dall'epoca di Luigi XI servì come prigione e luogo di tortura dei condannati a morte, e sotto Enrico IV
Enrico IV
Enrico IV di Borbone, detto Enrico il Grande (le Grand) (Pau, 13 dicembre 1553 – Parigi, 14 maggio 1610), fu re di Francia, primo della Casa di Borbone. Figlio di Antonio di Borbone e della regina Giovanna III di Navarra, nel 1572 ereditò la corona di Navarra dalla madre, divenendo Enrico III di Navarra.
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Infatti la Bastiglia rappresentava il simbolo del dispotismo regio e sopratutto dell'oppressione subita dal popolo. Quindi ridurla in macerie significava, aprire la via alla distruzione della monarchia assoluta e del regime feudale. Dalla capitale la rivolta si estese alla campagna.
Il 14 luglio 1789, fu assaltata dai parigini insorti per rubarne le armi, e soprattutto per spaventare il re Luigi XVI, poi lentamente venne demolita per recuperarne materiali edili.
Il 14 luglio 1789 gli abitanti del quartiere di Saint'Antoine, a Parigi, si armano e attaccano il carcere della Bastiglia. Trovano a difenderlo una guarnigione di 80 veterani della compagnia degli Invalidi e trenta soldati svizzeri.
Con la presa della Bastiglia e il martirio dei parigini uccisi per la libertà, si accende la prima scintilla della Rivoluzione, un colpo violento che sarà il primo di una lunga serie. Da quel 14 luglio 1789, la rivolta, divenuta rivoluzione, ha trionfato sul potere assoluto, delineando le sorti di una Nazione.