L'80% degli ucraini in Italia sono donne, molte di loro sono impiegate nelle professioni della cura domestica (welfare transnazionale), ma ci sono anche numerosi ucraini in ogni altro settore di attività professionali, in particolare in commercio estero, trasporti, turismo.
In Italia lavorano 92.160 colf, badanti e baby sitter ucraine in regola (e si stima che siano 50mila quelle che lavorano senza essere iscritte all'Inps). Quella ucraina è la terza nazionalità per numero dei lavoratori domestici in regola in Italia (dopo gli italiani e i rumeni).
A sei mesi dall'inizio della guerra scatenata in Ucraina dall'invasione russa del 24 febbraio, il 60% dei quasi 160mila profughi ucraini arrivati nel nostro Paese ha ottenuto il contributo di sostentamento da 300 euro mensili, per tre mesi, più 150 euro (sempre mensili) per ciascun minore, previsto dal decreto legge 21 ...
In particolare, l'Italia ha fornito crediti all'Ucraina per circa 310 milioni di euro su base bilaterale, mentre gli aiuti umanitari sono stati quantificati per un totale di 40 milioni di euro, cui è necessario aggiungere circa 390 milioni allocati agli aiuti militari.
L'Italia contribuisce con circa 390 milioni di euro alle misure di assistenza a favore dell'Ucraina previste dall'European Peace Facility (Strumento Europeo per la Pace), per un totale di 3 miliardi di euro.