CORRETTAMENTE. È possibile riportare pile e accumulatori portatili esausti nei punti vendita in cui sono stati acquistati, utilizzare i contenitori dislocati sul territorio oppure consegnarli nei centri di raccolta comunali.
Il rimborso a chilogrammo oscilla, mese per mese, e potrà variare da trenta a cinquanta centesimi, per cui il controvalore di una batteria può variare da cinque, otto o dieci euro. Non sono certamente grandi cifre, ma facendo del bene all'ambiente ci si potrà, di fatto, guadagnare.
Le pile e batterie scariche - a stilo rettangolari, quadrate, tonde - vanno gettate esclusivamente negli oltre 900 contenitori appositi presso negozi, sedi Ama, scuole ecc. Non possono esser gettate insieme ad altri materiali perché sono rifiuti pericolosi che contengono materiali tossici come mercurio e cadmio.
Una volta che una batteria al litio ha esaurito il proprio compito, di norma viene conferita per lo smaltimento in appositi impianti, così da evitare qualsiasi tipo di contaminazione (dal momento che contengono elementi inquinanti come nichel, cobalto e manganese).
Quanti anni ci vogliono per smaltire una batteria?
Un primo elemento da considerare, quindi, quando si parla di inquinamento delle auto elettriche è la durata della batteria di un'auto elettrica che - mediamente – è pari a 8-10 anni.