Cosa fare in caso di toxoplasmosi in gravidanza?

Domanda di: Dott. Omar Pagano  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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Nel caso in cui la donna dovesse essere contagiata durante la gravidanza, è possibile bloccare la trasmissione dell'infezione al bambino attraverso un trattamento antibiotico mirato. Il trattamento più utilizzato è quello con spiramicina, un antibiotico ben tollerato sia dalla madre sia dal feto.

In che mese è pericolosa la toxoplasmosi?

Con il progredire della gravidanza,10a-24a settimana di età gestazionale, le modificazioni della placenta fanno aumentare il rischio di attraversamento placentare al 25% dei casi. In caso di infezione, vi possono essere diversi quadri clinici.

Quali sono i sintomi della toxoplasmosi in gravidanza?

Sintomi Toxoplasmosi in Gravidanza

Nella gestante, l'infezione è spesso asintomatica o, al massimo, provoca linfoadenopatia, astenia e cefalea, senza febbre. Il pericolo maggiore è la trasmissione del parassita per via verticale al feto, che può esporre al rischio di danni a carico del sistema nervoso e degli occhi.

Cosa fare se si ha la toxoplasmosi?

Per la cura della toxoplasmosi, assumere inizialmente 50-75 mg di Pirimetamina per via orale al dì, con 1-4 grammi di sulfadiazina. Proseguire con questo dosaggio per 1-3 settimane. La posologia può essere progressivamente ridotta (4-5 settimane). Si raccomanda di integrare la terapia con acido folico.

Quante donne prendono la toxoplasmosi in gravidanza?

La percentuale di trasmissione fetale aumenta dal 20% al 54% e al 64% nel 1°, 2° e 3° trimestre, rispettivamente; queste differenze sembrano dovute al diverso spessore della placenta nelle varie fasi della gravidanza. Complessivamente il rischio di trasmissione verticale è del 40%.

Toxoplasmosi in gravidanza