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Che trattamenti fare alle viti?
Nei vigneti che nello scorso anno hanno subito attacchi di escoriosi (Phomopsis viticola), in fase di germogliamento (abbozzi fogliari) andrà effettuato un intervento a base di mancozeb, metiram, pyraclostrobin o azoxystrobin che andrà ripetuto dopo circa 10 giorni, per colpire gli organi svernanti del fungo.
Quando si mette lo zolfo alla vigna?
Sempre alla ripresa vegetativa (fine Aprile – inizio Maggio) si effettua un trattamento di zolfo bagnabile micronizzato in dose di 700 gr/hl con 350 gr/hl di pasta caffaro inibendo subito sia l'oidio che la peronospora.
In che mese si può potare la vigna?
Il periodo per la potatura della vite normalmente è l'inverno, quando la pianta ha perso completamente le foglie. Il periodo ideale per la potatura invernale della vite è gennaio o febbraio.
Quando si fa la cimatura della vite?
Viene eseguita a ridosso della vendemmia, il giorno prima o quello antecedente, al fine di scoprire i grappoli e migliorare l'efficienza della vendemmia meccanica.
Cosa succede se non si potano le viti?
Cosa succede se non si pota la vite? Se non si pota, come succede alla vite selvatica in natura o come si faceva nelle forme di viticoltura primitiva, la pianta tende a crescere molto e a produrre tanti grappoli. Sono piccoli, poco dolci e poco equilibrati.
Quando dare l'acqua alle viti?
Come e quando irrigare i vigneti
Durante il germogliamento. Dalla fioritura all'allegagione. Dall'allegagione all'invaiatura. Durante la fase di maturazione. Dopo la raccolta.
Come si disinfettano le viti?
La disinfezione può essere effettuata con diversi prodotti. La soluzione più semplice ed efficace è l'alcol etilico poiché non danneggia le lame e riesce ad uccidere tutti i microrganismi. In alternativa possono essere utilizzati la candeggina, i sali quaternari di ammonio o l'ipoclorito di sodio.
Quando fare la concimazione fogliare della vite?
È importante concimare non solo nel periodo primaverile, ma anche in autunno perché in questo periodo le piante mostrano una buona capacità fotosintetica che permette all'apparato radicale di ottenere l'energia necessaria per assorbire le sostanze nutritive.
Quando potare la vite dopo la vendemmia?
In generale, esistono tre periodi in cui è possibile intervenire sulla pianta: a primavera inoltrata, subito dopo la vendemmia oppure a fine autunno/inizi inverno.
Cosa dare alle piante dopo la potatura?
Le ferite provocate alle piante nella potatura sono possibili ingressi per gli agenti patogeni come funghi, ma anche insetti e parassiti. Per proteggere al meglio la tua pianta è consigliato dopo il taglio effettuare una copertura di mastice cicatrizzante capace di proteggere la pianta contro le contaminazioni nocive.
Quanti grappoli per tralcio?
Occorre lasciare un solo grappolo per ogni germoglio; se ne possono lasciare due negli ultimi germogli, posizionati verso la punta del tralcio di produzione, che di solito sono molto vigorosi.
A cosa serve la cimatura?
L'operazione di cimare. In partic.: a. Taglio o strappamento della parte superiore di una pianta per limitarne lo sviluppo in altezza o per concentrarne i succhi nella parte che reca i frutti o i fiori; può essere operata anche lateralmente per aumentare l'esposizione alla luce della superficie fogliare.
Come si fa la cimatura?
La cimatura consiste nell'asportare l'apice vegetativo delle pianta, la sua cima appunto. Il principio su cui si basa questa tecnica è il seguente: una pianta a cui viene tolto l'apice vegetativo dirotterà tutta la sua energia sulle gemme che si trovano più in basso, formando nuovi rami laterali.
Quando non potare?
Vanno esclusi comunque dalla potatura i periodi troppo freddi, per evitare danni da gelo sui tagli, e quelli di forti piogge, perché le ferite da potatura sono punti d'ingresso facili per parassiti e microrganismi dannosi che proliferano con l'umidità.
Quanto potare la vigna?
Quando potare La potatura della vite si effettua prevalentemente in inverno, quando la pianta ha perso completamente le foglie. Il periodo ideale è gennaio o febbraio.
Quanto costa far potare la vigna?
Inserendo nell'equazione il compenso orario degli operatori, che si aggira in genere tra i 12 e i 14 € all'ora, si può calcolare il range di costo approssimativo dell'intera operazione, che va da un minimo di 700 €/ha fino ai 2000 €/ha.
Quando si dà lo zolfo mattina o sera?
Dato il pericolo di fitotossicità, è consigliabile effettuare i trattamenti nelle ore più fresche della giornata (preferibilmente al mattino presto, in alternativa al tramonto), soprattutto durante il periodo estivo.
Quanto dura lo zolfo?
Il tempo di carenza dello zolfo è di 5 giorni, e quindi dopo il trattamento bisogna aspettare 5 giorni prima di raccogliere i prodotti.
Che differenza c'è tra oidio e peronospora?
L'oidio è un fungo che attacca ogni genere di tessuto vegetale: foglie, infiorescenze, tralci ancora verdi e grappoli e, a differenza della peronospora, non necessita di un velo d'acqua per potersi diffondere; pertanto, migliori sono le condizioni climatiche (ventosità, assenza di pioggia, temperature elevate, bassa ...
Cosa spruzzare sulla vite?
Le sostanze maggiormente indicate per il trattamento contro l'oidio sono i composti a base di zolfo. Se non si prevede un rischio elevato si può procedere con i trattamenti del vigneto nel periodo che va dall'allegagione all'inizio dell'invaiatura con antioidici.