Domanda di: Ursula De Angelis | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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non ingigantire il gesto e, quindi, non attribuire significati dell'adulto al mondo del bambino. chiedere con garbo e naturalezza al figlio se c'è qualche motivo per cui si stia “toccando”, per valutare che la sensazione sia il piacere e non prurito, dolore o altro che richiederebbe una visita pediatrica.
I bambini solitamente esplorano i loro genitali (le parti sessuali del loro corpo) solo verso la fine del primo anno di vita poiché sono più difficili da vedere di altre parti come le mani o i piedi. Spesso si toccano i genitali perché provano piacere o perché ciò li consola quando sono arrabbiati o agitati.
Il gesto rappresenta quindi una tappa normale della crescita del piccolo. I genitori non devono preoccuparsi se il bebè si tocca il pisellino, ma allo stesso tempo è importante far capire al bambino che tale comportamento rientra nella sfera dell'intimità e quindi non si dovrebbe “esibire”.
Tutti, ma proprio tutti i maschietti nascono col pisellino chiuso e tale resterà per diverso tempo. La letteratura scientifica dice che il “problema” (che poi problema non è) si risolve nel 90% dei casi entro i 3 anni, nel 92% entro i 6 e nel 99% entro i 16.
In moltissimi bambini non circoncisi il prepuzio non scorre a sufficienza da scoprire il glande e si tratta di una situazione del tutto normale per i primi 2-7 anni di vita, dopo i quali dovrebbe iniziare a separarsi naturalmente dal glande (nel 90% dei casi).