I testi storici ci parlano di una dieta specifica denominata gladiatoriam saginam per i gladiatori che comprendeva orzo e fagioli , infatti erano chiamati con l'appellativo di hordearii (mangiatori di orzo). Le analisi hanno mostrato che tutti gli individui mangiavano cereali come grano, orzo, miglio farro e legumi.
«Le ceneri delle piante venivano evidentemente consumate per fortificare il corpo, magari dopo le fatiche fisiche per favorire la guarigione delle ossa» ha spiegato Fabian Kanz dell'università di Vienna, a capo dello studio e primo firmatario dell'articolo pubblicato da PLOS ONE «Un po' come accade anche oggi quando ...
Il compenso minimo era di 3.000 sesterzi per un gladiatore di fascia più bassa, fino ad arrivare ad un massimo di 15.000 sesterzi per uno appartenente alla categoria più alta sesterzi.
Inoltre, anche se un po' sovrappeso (non certamente grassi), i gladiatori erano tutt'altro che fuori forma. Gli studi hanno consentito di accertare che le ossa erano dense quanto quelle degli atleti odierni, e che i muscoli erano ben sviluppati in modo uniforme fra braccia e gambe.
L'allenamento era sopratutto marziale, ovvero atto all'apprendimento dei vari strumenti di offesa che sarebbero stati poi usati nelle arene: i doctores erano i maestri d'armi che all'interno delle caserme insegnavano l'uso delle diverse tecniche gladiatorie.