Domanda di: Ing. Benedetta Leone | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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Sono vivi, ma non possono essere svegliati e non mostrano alcun segno di consapevolezza. Gli occhi della persona saranno chiusi e sembreranno non rispondere al loro ambiente. Normalmente non rispondono al suono o al dolore, né sono in grado di comunicare o muoversi volontariamente.
Nel coma, anche nei casi più gravi, le cellule cerebrali sono vive ed emettono un segnale elettrico rilevabile attraverso l'elettroencefalogramma o altre metodiche.
Il paziente, di tanto in tanto, può fare smorfie, piangere o ridere, ma non è in grado di iniziare movimenti volontariamente. Chi è in coma, visto dall'esterno, può sembrare immerso in un sonno profondo, ma di fatto non è in grado né di parlare, né di rispondere ai comandi.
Il coma è uno stato di incoscienza, dal quale chi vi cade non può essere risvegliato; tale condizione comporta la mancata risposta agli stimoli dolorosi, ai cambiamenti di luce e ai suoni, fa saltare il ciclo sonno-veglia e, infine, rende impossibile ogni azione volontaria.
L'alimentazione assistita consiste nell'imboccare una persona, o nel frullarle il cibo per sopperire alla sua incapacità di masticare adeguatamente. La nutrizione artificiale, invece, sostituisce funzioni fisiologiche, ed è un trattamento medico sostitutivo, come la ventilazione meccanica e l'emodialisi.