Domanda di: Dr. Nicoletta Giordano | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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Il reflusso gastroesofageo è una condizione clinica multifattoriale largamente diffusa, causata da un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore e che determina un'anomala risalita di materiale acido proveniente dallo stomaco, le cui conseguenze sono: rigurgito. pirosi. dolore in sede retro-sternale.
La causa più frequente della malattia da reflusso gastroesofageo è rappresentata dalla perdita della funzione svolta dalla barriera esofago-gastrica, a sua volta dovuta a un difetto strutturale, che ha come conseguenza un'aumentata produzione acida, o ad alterazioni nella motilità esofago-gastrica.
Il reflusso gastroesofageo non deve essere sottovalutato, soprattutto quando i suoi sintomi, dal bruciore di stomaco fino anche all'asma, si presentano con una frequenza superiore a una volta la settimana.
Persistenza del reflusso acido: un'errata assunzione della terapia a orari o dosaggi incorretti, la mancata assunzione della terapia, una secrezione acida eccessiva, un rapido metabolismo del farmaco, un'alterazione anatomica significativa come una voluminosa ernia iatale sono le situazioni più comuni.
La malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) è una condizione cronica recidivante che si verifica quando il reflusso del contenuto gastrico dallo stomaco provoca sintomi fastidiosi e / o complicazioni nei pazienti come bruciore di stomaco e rigurgito.