“In origine era una bombetta alla calabrese di feltro nero – racconta il tenente colonnello Mario Renna - che sul lato sinistro portava una coccarda di lana su cui era innestata una penna di corvo, un po' inclinata all'indietro. La penna diventa subito la bandiera degli Alpini, come recita una famosa canzone.
Cosa rappresenta la penna sul cappello degli Alpini?
Perché gli Alpini hanno una penna sul cappello? LA PENNA SUL CAPPELLO DI FELTRO È L'EMBLEMA DEGLI ALPINI FIN DAL 1872, ANNO DI FONDAZIONE DEL CORPO PER INIZIATIVA DEL CAPITANO GIUSEPPE PERRUCCHETTI. Lunga circa 25-30 cm, è inserita sul lato sinistro del cappello, leggermente inclinata all'indietro.
Deriva infatti dal cosiddetto "cappello all'Ernani", chiamato così dal copricapo tondo e con la penna indossato dal protagonista dell'omonima opera lirica di Giuseppe Verdi (1844), che narra di un montanaro ribelle che si oppone alla tirannia spagnola.
Oltretutto la penna è sempre molto utile, si adatta ad ogni professione e può anche simboleggiare l'inizio di una nuova parentesi lavorativa della propria vita. Al pari di un gioiello costoso ha il suo valore simbolico (nonché spesso economico se scegli un brand di lusso o una penna lavorata con materiali pregiati).
La penna bianca divenne simbolo degli ufficiali superiori, dal Colonnello al Maggiore. Le nappine per le truppe divennero di colore diverso per ogni battaglione e furono: bianche per i primi battaglioni, rosse per i secondi, verdi per i terzi e blu per i battaglioni di servizio.