Questa tipologia è conosciuta anche come USB Standard-A, con la sua caratteristica forma piatta e rettangolare. Nel classico cavo USB il connettore di tipo A, anche detto connettore A-maschio, è l'estremità che va collegata ad un host (ad esempio potrebbe trattarsi di un computer).
Il connettore tipo B è invece detto upstream, ha una forma quadrata con angoli smussati e viene utilizzato per collegare un cavo USB ad un dispositivo USB.
I connettori USB sono disponibili in diverse forme e dimensioni. La maggior parte delle varianti di connettori USB sono incentrate su tre tipi di base: Mini-USB, Micro-USB e USB-C. Su computer desktop, laptop, tablet e periferiche troverai in genere almeno uno di questi tre tipi di porte USB.
L'aspetto più innovativo del connettore USB Type-C è la capacità di trasferire dati a velocità molto rapide. Il nuovo standard supporta oltre a USB 2.0 (480 Mbit/s) anche USB 3.1 Gen 1 (SuperSpeed) con velocità massima pari a 5 Gbit/s e USB 3.1 Gen 2 fino a 10 Gbit/s (SuperSpeed+).
Per riconoscere le porte USB 2.0 dalle USB 3.0 di solito è sufficiente osservarne il colore: le prime sono nere o grigie mentre le seconde sono blu. Il colore da esaminare è quello della linguetta plastica presente all'interno della porta ed immediatamente visibile con un'osservazione esterna.