Domanda di: Alan Sanna | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
(29 voti)
Nelle religioni pagane, il volto di Dio può essere inteso in senso letterale come il volto di un idolo in un tempio. Nelle preghiere e nelle benedizioni, il concetto era più metaforico e indicava l' attenzione favorevole della divinità. Ad esempio, nella benedizione babilonese: "Possa Ea gioire per te!
WHAAAT? Il venerdì casual della scienza- Si chiama pareidolia, ed è un fenomeno psicologico che ci porta a vedere forme conosciute in oggetti la cui forma (naturale o artificiale) è in realtà del tutto casuale.
La creazione a immagine di Dio costituisce il fondamento del dominio sulle altre creature del mondo visibile le quali sono state chiamate all'esistenza in vista dell'uomo e «per lui». Del dominio di cui parla Genesi 1,28 partecipano tutti gli uomini, ai quali il primo uomo e la prima donna hanno dato origine.
Cristo con la sua vita ci svela il vero volto di Dio e la Sua natura intima: la misericordia, la quale può essere descritta come l'amore ostinato, che non disarma neppure davanti al tradimento e fa trionfare il bene sul male.
Quando Dio si rivela all'uomo, lo fa in modo proporzionato alla sua condizione di essere spazio-temporale, individuale e sociale, composto di corpo e di spirito. La mente umana riceve il suo oggetto dai sensi; per questo la rivelazione ci viene comunicata mediante immagini, simboli, parabole, allegorie.