Le Calende erano il novilunio e le Idi corrispondevano al plenilunio. Le None era una data intermedia tra le Calende e le Idi: erano il nono giorno prima delle Idi. Secondo la tradizione Romolo stabilì che l'anno avesse 10 mesi, ma Numa Pompilio lo portò a 12 mesi per farlo coincidere con l'anno solare.
Nel calendario romano, il giorno che divide il mese in due parti quasi uguali, cadendo il 15 in marzo, maggio, luglio e ottobre, il 13 negli altri mesi. Residuo dell'originario calendario lunare, in cui ricorrevano nei giorni di plenilunio, le i. erano giorni festivi consacrati a Giove.
Le calende non esistevano nel calendario greco, e per questo i Romani, per riferirsi a una promessa rinviata all'infinito, dicevano che era stata "rimandata alle calende greche". Il primo di marzo, primo giorno del calendario romano, erano le Calende di marzo, conosciute come "calendimarzo".
Beh, può capitare, se proprio in quel giorno viene ucciso uno degli uomini più famosi della Storia! Le Idi (Idus in latino) del calendario romano erano i giorni che indicavano più o meno la metà del mese. I romani infatti non segnavano i giorni con un ordine progressivo ( 1 marzo, 2 marzo, 3 marzo ecc...)
«Il primo giorno di ciascun mese è chiamato le calende; sei [giorni dopo sono] le none di maggio, ottobre, luglio e marzo; quattro [giorni dopo] per i [mesi] rimanenti; e le idi sono sempre otto [giorni dopo].»