Cosa succede dopo un ictus emorragico?

Domanda di: Arduino Carbone  |  Ultimo aggiornamento: 13 dicembre 2023
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Le conseguenze di un ictus, sia ischemico, sia emorragico, dipendono dalla parte del cervello che viene danneggiata: dopo un ictus una persona può avere problemi di movimento, per una paralisi degli arti di un lato del corpo, difficoltà di linguaggio o di pensiero.

Cosa succede quando si ha un ictus emorragico?

L'ictus emorragico, condizione patologica conosciuta anche come emorragia cerebrale, consiste nella perdita e nel conseguente accumulo di sangue nei tessuti encefalici dovuto alla rottura di vasi sanguigni; tale accumulo di sangue pregiudica la funzione dei tessuti encefalici stessi.

Quanto si può vivere dopo un emorragia cerebrale?

La mortalità dopo un ictus ischemico, a 30 giorni dal fatto, oscilla nei vari studi a livello mondiale tra il 10 e il 25%. L'emorragia cerebrale ha una mortalità nettamente più elevata (pari al 40-50%, sempre a 30 giorni) rispetto alle forme ischemiche.

Cosa succede al cervello dopo un emorragia cerebrale?

Possibili complicazioni dell'emorragia cerebrale includono: disturbi dell'umore, epilessia, ictus emorragico e perdita permanente delle funzioni cerebrali. Anche i trattamenti indicati per controllare l'emorragia cerebrale possono determinare l'insorgenza di gravi effetti collaterali.

Come si cura un ictus emorragico?

Trattamento ictus emorragico

Il trattamento farmacologico include la somministrazione di farmaci coagulanti e, se necessario, ipotensivi e farmaci che riducono la pressione intracranica. In casi di emorragia copiosa, si può procedere a un intervento chirurgico di craniotomia per rimuovere il sangue in eccesso.

Cosa succede dopo un ictus?