Cosa succede quando l'amministratore di un condominio si dimette?
Domanda di: Ing. Sasha Lombardo | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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L'amministratore può dimettersi in qualsiasi momento senza l'obbligo di fornire un preavviso, ma il dimissionario rimane in carica ad interim fino alla nomina del successore.
1129 c.c., introdotto dalla legge di riforma, l'amministratore uscente è obbligato, alla cessazione dell'incarico, a consegnare tutta la documentazione in suo possesso relativa alla gestione condominiale all'assemblea o al nuovo amministratore nel frattempo nominato in sostituzione.
Come si gestisce un condominio senza amministratore?
Condominio con meno di otto condomini
In caso di un numero superiore scatterà l'obbligo di nominare un amministratore di condominio. In assenza di un amministratore di condominio, verrà nominato un referente tra i proprietari di casa che si occuperà del condominio a nome di tutti gli altri.
Quanti condomini ci vogliono per sostituire l'amministratore?
può essere convocata da un minimo di due condòmini che rappresentino almeno un sesto dei millesimi dell'edificio. La convocazione va fatta con raccomandata con ricevuta di ritorno al proprio amministratore e l'ordine e deve avere come ordine del giorno la revoca dell'amministratore.
Come si nomina un nuovo amministratore di condominio?
La nomina di un amministratore di condominio avviene su delibera dell'assemblea. Questa può essere convocata dal professionista uscente, oppure quando non c'è un amministratore può essere richiesta da due o più condomini che rappresentino almeno 1/6 del valore dell'edificio ovvero un minimo di 166,66 millesimi.