Domanda di: Ing. Ingrid Orlando | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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Lo svenimento, noto anche come sincope, è una perdita improvvisa di coscienza, che si verifica quando la pressione sanguigna cala e l'ossigeno non raggiunge in quantità sufficienti il cervello. In alcuni casi, lo svenimento può essere confuso con un attacco epilettico.
Prima dello svenimento, alcuni soggetti avvertono stordimento o capogiri. Altri possono presentare nausea, sudorazione, offuscamento della vista o visione a tunnel, formicolio di labbra o polpastrelli, dolore toracico o palpitazioni. Meno di frequente, il soggetto sviene all'improvviso, senza segnali d'allarme.
Lo svenimento risulta essere, solitamente, la risposta fisiologica allo stress derivante da paura, forti emozioni, dolore intenso, consumo di alcol o droghe, assunzione di alcuni farmaci, convulsioni, ipoglicemia o improvvisi cali di pressione.
Lo svenimento è una situazione di perdita di coscienza conseguente a una diminuita intensità del flusso del sangue diretto al cervello. Lo svenimento ha una durata in genere di circa due minuti, dopo i quali c'è il recupero della coscienza.
Dai un pugno o un colpo al lato del collo dell'aggressore per stordirlo. Quando ne hai la possibilità, colpiscilo al lato del collo, circa 7,5-10 cm sotto l'orecchio, nel punto in cui il collo inizia a unirsi alla spalla. Si tratta della posizione della carotide, l'arteria che porta il sangue al cervello.