L'accrescimento si definisce scarso quando la crescita del bambino è inferiore, sulle curve dei percentili di crescita, al 3-5° centile in altezza, in peso o in entrambi. Lo scarso accrescimento, sia esso ponderale e/o staturale, è un sintomo che spinge frequentemente i genitori a richiedere una visita pediatrica.
I bambini con una forma grave di bassa statura (inferiore a -2,5 SD o inferiore (<) al 1° percentile) o velocità di crescita fortemente rallentata, devono eseguire esami del sangue per indagare problemi ematologici, immunologici, endocrinologici (tiroide ed ipofisi), malassorbimento (celiachia).
Come capire se un bambino ha problemi di crescita?
La diagnosi di ritardo della crescita viene formulata in bambini costantemente sottopeso, in genere sotto il 3°-5° percentile, rispetto ai coetanei dello stesso sesso. Si considera la diagnosi di ritardo di crescita anche per i bambini con calo costante del percentile di peso, anche se il peso effettivo non è basso.
Un bimbo di due anni dovrebbe pesare non più di 12,5 chili ed essere alto 76-77 centimetri. A tre il suo peso non dovrebbe essere superiore a 15 chili, con un'altezza di 94-95 centimetri. A quattro anni le curve indicano una statura pari a 103 centimetri, con un peso di 16,5 chilogrammi.
Tra queste troviamo ad esempio il deficit di ormone della crescita, l'ipotiroidismo, l'ipercortisolismo, i disordini del metabolismo della vitamina D, il diabete mellito di tipo 1 e altre ancora.