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Come faccio a dimostrare che ho lavorato in nero?
Al dipendente irregolare non basta dimostrare l'esistenza del rapporto di lavoro ma anche l'orario svolto. Anche qui la cosa migliore è la prova testimoniale. Un altro modo per dimostrare il lavoro in nero e corroborare le altre prove sono gli scambi di email ed sms tra datore e dipendente.
Come si fa a denunciare una persona che lavora in nero?
Il primo passo da fare per denunciare una situazione di lavoro nero, è quello di rivolgersi all'ufficio dell'Ispettorato provinciale del Lavoro. Esistono numerosi uffici sparsi sul territorio e l'elenco è facilmente rintracciabile con una veloce ricerca sul web.
Cosa fare se il datore di lavoro non ti dà il contratto?
Nel caso in cui il lavoratore verifichi inadempimenti da parte del datore di lavoro in merito al rapporto di lavoro instaurato tra le parti, può richiedere l'intervento degli organi di vigilanza della Direzione Provinciale del Lavoro.
Cosa fare se il datore di lavoro non ti fa il contratto?
L'interessato può presentarsi direttamente presso l'ufficio e compilare i moduli ove dovrà descrivere la condotta illecita tenuta dall'azienda e richiedere l'intervento dell'autorità. Particolarmente efficace risulta il ricorso all'Ispettorato territoriale del lavoro (cosiddetta conciliazione monocratica).
Quanto tempo ho per firmare il contratto?
Come previsto dalla legge, il contratto di lavoro a tempo determinato deve essere redatto per iscritto e consegnato al lavoratore, dopo essere stato sottoscritto da entrambe le parti, entro 5 giorni dall'inizio della prestazione.
Quanto tempo si ha per denunciare un lavoro in nero?
Il termine prescrizionale entro cui si può proporre giudizio e denunciare un rapporto di lavoro in nero, è di cinque anni, decorrono dalla cessazione della condotta antigiuridica del datore di lavoro mantenuta per tutto il tempo del rapporto di lavoro in nero.
Quando si parla di lavoro non dichiarato o in nero?
Si definisce lavoro nero o sommerso / irregolare quello in cui non vi è un regolare contratto di lavoro e il datore di lavoro non comunica l'assunzione del lavoratore.
Chi lavora in nero ha diritto alla tredicesima?
Con sentenza n. 2144, depositata lo scorso 3 Febbraio 2005, la Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione ha statuito che nel calcolo della retribuzione per il lavoratore a “nero” rientra anche la tredicesima.
Chi controlla i contratti di lavoro?
In Italia l'ente che si occupa di eseguire questi controlli è l'Ispettorato Nazionale del Lavoro – INL, che si compone di 80 sedi (Ispettorati Territoriali del Lavoro, ITL) sparse in tutte le regioni italiane.
Come farsi furbi sul lavoro?
Come farsi rispettare sul luogo di lavoro?
Rispettare le regole. Arrivare in orario al lavoro, rispettare le deadline, seguire le procedure, evitare pause continue. ... Ascoltare attivamente. ... Non lasciarsi “calpestare” ... Essere cordiali. ... Dimostrarsi sicuri di sé ... Prendere posizione.
Chi termina un contratto a tempo determinato ha diritto alla disoccupazione?
Un contratto a tempo determinato che arriva alla scadenza predefinita dà diritto alla Naspi? La risposta è si: se il datore di lavoro non rinnova il contratto o non lo trasforma in contratto a tempo indeterminato il lavoratore di fatto è involontariamente disoccupato e puo fare domanda di Naspi.
Quando si può denunciare il datore di lavoro?
Il datore di lavoro può querelare il dipendente? La querela, come detto, può essere sporta solo dalla vittima. Sicché il datore di lavoro può querelare il dipendente quando questi commette dei reati, all'interno o all'esterno dell'azienda, che possano ledere il patrimonio o la reputazione del datore stesso.
Quanti giorni di assenza per essere licenziati?
Come prima cosa notiamo che per la fattispecie dell'assenza ingiustificata è previsto il licenziamento “con preavviso” se le assenze si protraggono “oltre i 4 giorni consecutivi”.
Cosa succede se non pago un dipendente?
In caso di mancato o ritardato stipendio il datore di lavoro rischia di incorrere in pesanti sanzioni: nel caso in cui non versi lo stipendio entro il mese successivo, infatti, il dipendente può procedere con una diffida, con una conciliazione presso la Direzione del Lavoro o con un decreto ingiuntivo.
Perché il lavoro in nero è illegale?
Il lavoratore in nero che percepisce l'indennità di disoccupazione o beneficia di ammortizzatori sociali grazie allo stato di disoccupato, può incorrere in una contestazione a causa di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato, definito dall'art. 316-ter del Codice Penale.
Chi controlla lavoratori in nero?
Il controllo della regolarità dei contratti di lavoro e, dunque, l'eventuale presenza di lavoratori in nero, spetta all'Inps e all'Ispettorato Nazionale del Lavoro. Di solito i controlli vengono avviati in seguito a segnalazione.
Come mandare controlli sul lavoro?
Un lavoratore può sporgere denuncia di irregolarità (contrattuale, retributiva, salariale) e richiedere un controllo all'INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro), rivolgendosi semplicemente alla sede dell'ispettorato competente sulla base del luogo di lavoro.
Chi lavora in nero paga le tasse?
Quando si svolge un lavoro in forma continuata, ma senza un regolare contratto (firmato dalle parti e registrato), si determina una condizione di lavoro nero (o lavoro sommerso). Il lavoro nero è illegale. Il datore di lavoro che assume in nero non paga, in parte o totalmente, le tasse previste dalla legge.
Quando mandare l'ispettorato del lavoro?
mancata consegna della busta paga all'atto del pagamento dello stipendio; mancata concessione delle ferie e dei riposi; mancato rispetto delle norme relative all'orario di lavoro; mancato rispetto delle norme poste a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Cosa serve per farsi mettere in regola?
L'assunzione può essere comunicata tramite:
Portale Web dell'Inps, utilizzando l'apposita procedura Internet di compilazione e invio on-line, qualora si possieda il Pin per l'accesso ai servizi; Contact Center Inps- Inail, al numero 803.164 da rete fissa, o al numero 06164164 da rete mobile.