C'è solo una regola importante: non si deve mai toccare l'elfo, altrimenti la magia svanisce, l'Elfo non può andare e tornare dal Polo Nord e raccontare a Babbo Natale quanto si è stati buoni.
La porta magica. La tradizione vuole che l'elfo, per tornare rapidamente al Polo Nord di notte, usi una porticina magica che gli permette di viaggiare nello spazio in maniera veloce. Le porte degli elfi sono una variante delle porte delle fate.
L'elfo arriva in casa dei bambini attraverso una porticina magica che comparirà attaccata ad un muro, di giorno rimarrà fermo di guardia e sembrerà un pupazzo vero, di notte invece prenderà vita, girerà per casa, si sposterà di stanza in stanza, farà la conoscenza degli altri pupazzi e combinerà qualche marachella.
La sera del 24 dicembre i bambini lo devono salutare e possono, solo per quel giorno, toccarlo, abbracciarlo e baciarlo! Solitamente l'elfo, la mattina del 25 dicembre, lascia una letterina per salutare i bimbi e dà appuntamento ai piccoli per l'anno successivo.
Arriva in famiglia nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre, di solito accompagnato da una letterina per spiegare ai bambini che cosa succederà nei giorni che precedono il Natale. In quei giorni, infatti, l'Elfo di Natale sarà – come vuole la tradizione – parte integrante della famiglia.