Le origini del nome. Doraemon è l'unione di due parole, «dora», che sta per randagio, e «emon», ovvero maschio. Però dora sta anche per gong, un'evidente riferimento al suo fisico tondeggiante, e per dorayaki, i dolcetti di fagioli rossi di cui è ghiotto.
Era il 1° dicembre 1969,** **quando la casa editrice giapponese Shogakukan pubblicava i primi fumetti di Doraemon, il gattone robot divenuto immediatamente un fenomeno di successo tanto da essere trasposto fin da subito anche in televisione in un cartone animato molto apprezzato a tutt'oggi anche in Italia.
Etimologia. "Nobi Nobita" è un divertente gioco di parole il cui significato è "uno che se la prende comoda", e da tutto ciò si deduce il carattere del personaggio. Nel primo adattamento italiano dell'anime, Nobita era stato chiamato Guglia (diminutivo di Guglielmo Guglielminetti).
Shizuka ha un particolare legame con Nobita, che considera il suo migliore amico e del quale, seppur segretamente, è innamorata; la ragazza, infatti, è sempre pronta ad aiutare e confortare Nobita, sia nello studio che nei momenti in cui lui è in difficoltà.