, propriamente «ultimo destino, fine degli dei», cui corrisponde il tedesco Götterdämmerung, usato per designare la fine del mondo (➔ Crepuscolo degli dei).
In islandese moderno i due termini sono diventati, rispettivamente, Ragnarök e Ragnarökkur, quest'ultimo pronunciato [ˈrɑɣnɑˌrœhkʏr]. Il termine probabilmente più antico è ragnarǫk, che significa "fato degli dèi". Ragnarøkkr significa invece 'crepuscolo degli dèi.
Secondo la mitologia scandinava, nel giorno del Ragnarök, le forze del caos, sotto la guida del dio Loki, avranno il sopravvento, Odino e Thor moriranno in una battaglia epica e il mondo come lo conosciamo finirà, per poi risorgere sotto nuove spoglie, grazie all'unica coppia di esseri umani che sopravvivrà.
Questa catastrofe avverrà per colpa di Loki, che con l'inganno ucciderà Baldir, il figlio prediletto del Padre degli dèi . Loki, dio dell'inganno, scatenerà gli eventi che porteranno alla caduta del Valhalla, e combatterà contro il suo stesso sangue durante la battaglia finale.
Nell'escatologia scandinava il Ragnarok è l'evento che segna la fine dei tempi: gli Dèi si scontreranno con i giganti, in una battaglia in cui entrambi moriranno e il cielo e la terra bruceranno dopo la guerra finale tra bene e male.