Cosa vuol dire sans serif?

Domanda di: Dr. Amedeo Gatti  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Una delle classificazioni più generiche dei font si basa sulla presenza o meno delle grazie, ossia di “abbellimenti” del carattere consistenti in un trattino più o meno complesso che definisce la fine delle aste: si distinguono così i font serif (con grazie) e sans-serif (senza grazie).

Quali sono i caratteri sans serif?

Tra i sans serif: l'Helvetica, il Verdana, il Futura, l'Arial, l'Univers, il Gill Sans, il Frutiger, l'Avant Garde, l'Akzidenz Grotesk, il Lucida Sans, l'Optima, il Tahoma, il Calibri, l'Impact e il Century Gothic.

Cosa si intende con il termine serif?

Cosa sono le grazie, in un font? “Serif” significa “grazia” ovvero quegli allungamenti, solitamente ortogonali, alle estremità del carattere.

Che vuol dire carattere senza grazie?

I Sans Serif o più comunemente chiamati “bastoni”, non presentano grazie. Sono utilizzati principalmente per i titoli o nelle pubblicità per testi brevi e d'impatto. I font senza grazie sono letti con meno velocità perché, a differenza dei Serif, le lettere non presentano tra loro una “continuità” visiva.

Qual è il font più facile da leggere?

Arial, Lucida e Verdana (font Sans Serif, detti anche bastoni per il loro design lineare e pulito) risultano tra i font più leggibili grazie alla spaziatura e alla grafica più grande, decisa e giovane.

Serif vs. Sans Serif Fonts