Domanda di: Fernando Ferraro | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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Una soluzione vantaggiosa è lavorare in Svizzera ma risiedere in Italia, rientrando nella categoria dei frontalieri. Questo è fattibile se si vive vicino ai confini, ad esempio Varese, Como, Sondrio, Verbania Cusio Ossola.
I comuni rivieraschi di Rüschlikon (Canton Zurigo), Meggen (Canton Lucerna) e Zugo sono stati designati i luoghi più attrattivi dove vivere in Svizzera. Le città che normalmente sono in testa ai sondaggi riguardanti la qualità della vita - ossia Zurigo e Ginevra - sono decisamente più arretrate nella classifica.
A partire dal 1° febbraio 2023, quindi, il frontaliere italiano che lavora da remoto per conto del datore di lavoro svizzero non sarà più considerato tale; opereranno, conseguentemente, le ordinarie regole dell'art. 15 paragrafo 1 della Convenzione tra i due Stati, che in sostanza prevedono la tassazione concorrente.
Trattandosi di frontaliere nella fascia di 20km dal confine vediamo come avviene la tassazione: Imposta Svizzera: 100.000 * 15% (ipotetica aliquota di tassazione Svizzera) * 80% = 12.000 euro. Imposta in Italia: 90.000 (100.000 – franchigia) su cui viene applicata la tassazione per scaglioni IRPEF.
I vecchi frontalieri continueranno quindi a essere assoggettati ad imposizione esclusivamente in Svizzera. In cambio, la Svizzera verserà fino alla fine del 2033 una compensazione finanziaria a favore dei comuni italiani di confine pari al 40% dell'imposta alla fonte prelevata dalla Svizzera.