Domanda di: Nadir Caputo | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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Nel VII secolo la coltivazione e il consumo del vino erano già diffusi in Etruria e subito dopo raggiunsero l'Italia del nord, all'epoca abitata da popolazioni celtiche. Furono poi i Romani a creare quel grande ed importante movimento che farà del vino un'istituzione in tutta Europa.
La regione in cui si produce il maggior quantitativo di vino è il Veneto (11 milioni di ettolitri circa), seguito dalla Puglia (9,7 milioni di ettolitri) e dall'Emilia Romagna (6,6 milioni di ettolitri). Completano la TOP 5, la Sicilia (5,8 circa milioni di ettolitri) e l'Abruzzo (3,1 milioni di ettolitri).
Il vino deriva dalla spremitura del frutto della vitis vinifera, una coltivazione di antica origine sviluppatasi nelle regioni dell'Asia minore e del bacino del Mediterraneo. E' probabile che i primi a coltivare a vite fossero i Semiti, gli antichi popoli di origine ebraica, e che fu Noè a “inventare” il vino.
Furono i Fenici a portare la vite e il vino in Grecia. Successivamente gli antichi Greci colonizzarono l'Italia meridionale (Magna Grecia), facendo arrivare la coltivazione della vite nella Penisola. La vitivinicoltura venne poi ripresa prima dagli Etruschi, poi dagli antichi Romani.
Qual è la regione italiana prima produttrice di uva da vino?
Nella classifica per regioni, il Veneto si conferma capofila con quasi 11 milioni di ettolitri. Sul podio seguono la Puglia (8,5) e Emilia-Romagna (6,7). In quarta piazza la Sicilia (3,9), per una produzione complessiva delle prime regioni di circa 26 milioni di ettolitri, pari al 60% di tutto il vino italiano.