Se qualcosa resiste al trattamento in genere finisce in mare (la destinazione più probabile, visto che gli oceani coprono il 71% del pianeta), ma in rare occasioni è successo che frammenti incandescenti più o meno grandi siano caduti sulla terraferma, in qualche caso in prossimità di zone abitate.
La maggior parte dei detriti fortunatamente ritorna sulla terra: a seconda dell'altezza e delle dimensioni questi possono bruciare completamente per attrito con l'atmosfera o tornare in pezzi sulla terra. Di solito i primi stadi dei razzi cadono nel mare o sulla terra a seconda della base da cui vengono lanciati.
Perché i satelliti non cadono? Mentre gira sulla sua orbita, in un certo senso il satellite continua a cadere verso la superficie della Terra. Tuttavia, a causa della curvatura terrestre, rimane alla stessa altezza da cui è stato lanciato.
«Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico, dall'inizio dell'era spaziale ad aprile 2021 sono stati lanciati 11.139 satelliti, 7.289 dei quali sono ancora in orbita. Di questi, circa quattromila sono attivi, i restanti sono guasti o spenti».
Infatti, un satellite artificiale, dopo che è scaraventato da un missile attorno alla Terra, a una certa velocità, rimane a girare perché la forza centrifuga di cui è animato viene bilanciata dalla forza di attrazione terrestre.