Domanda di: Graziano Battaglia | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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La nascita di Pulcinella la si fa risalire, come afferma un antica tradizione, al 1500 ma sembra possibile anticiparne la comparsa fin dal 1300, infatti già da allora la parola Pulcinella veniva utilizzata per indicare il “cialtrone” in alcune poesie del tempo.
La maschera diviene uomo e in un certo senso muore. Da questa prospettiva assume valore simbolico la morte di Petito, nei panni di Pulcinella, avvenuta la sera del 24 marzo 1876, al teatro San Carlino.
Antonio Petito Comico (Napoli 1822 - ivi 1876), la più celebre maschera dell'Ottocento. Figlio di comici, si presentò sulla scena con la maschera di Pantalone, ch'era quella del padre. Fu il vero Pulcinella, vario, gaio, vivo dell'Ottocento.
A confermare questa tesi ci sarebbe anche l'iconografia che lo rappresenta come un "ermafrodito autofecondante": il vecchio Pulcinella muore al termine del Carnevale subito dopo aver partorito il nuovo Pulcinella dalla gobba o dal deretano.
Vide probabilmente la luce nella seconda metà del Seicento. Zeza (oggi anche appellativo napoletano per indicare una donna "civettuola") era originariamente un nome proprio: il diminutivo di Lucrezia (moglie di Pulcinella nella commedia dell'arte).