La lotta tra Brescia e Bergamo è ormai proverbiale, ed ha un'origine antica. Infatti trae le sue origini con tutta probabilità dalla Battaglia di Rudiano nel 1191, che vide un massacro dei soldati bergamaschi da parte bresciana.
Il dissidio nacque nel 1126 tra le curie di Bergamo e Brescia per ragioni di territorio. Nello specifico, le difficoltà economiche della curia bresciana portarono i bergamaschi ad impossessarsi dei feudi di Volpino, Ceratello e Onalino – dei castelli in zone strategiche.
Le rivalità storiche si sono riversate nel calcio con “i bergamaschi che chiamano i loro vicini “maiali” (Brescia ha più maiali che persone), mentre i Bresciani restituiscono gli insulti chiamando i bergamaschi “conigli”.
Espressioni del tipo “andiamo a baita” per dire “andiamo a casa” oppure “oggi sto a baita” per dire “oggi sto a casa” sono tipiche del modo di parlare dei bresciani.
Serenissima città di Venezia, il carattere del popolo bresciano. Donne comprese. Un popolo orgoglioso e sdegnoso, “risoluto come il suo dialetto, che ha l'asprezza del masso stagliato dal monte”, affermava il giornalista Bruno Marini. Ma leale, aperto, pronto se necessario alla lotta.