Domanda di: Max Lombardo | Ultimo aggiornamento: 30 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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Grana (e grano) significa «denaro», ed è una voce entrata da tempo nel linguaggio popolare e scherzoso. L'origine, nella forma plurale (le grana), è probabilmente il nome di una moneta napoletana e siciliana, frazione dell'oncia d'oro, emessa per la prima volta da Ferdinando I d'Aragona.
Le iniziali dei nomi latini delle tre valute (Libra, Solidus, Denarius) furono usate per indicare le monete. Le monete medioevale avevano un tondello sottile, peso scarso e quindi un valore intrinseco limitato.
Durante una razzia, le oche presenti nei pressi del tempio - le celebri "oche del Campidoglio" - iniziano a starnazzare e a dare involontariamente l'allarme. Da quel momento la dea Giunone prende l'appellativo di Moneta, dal verbo latino monere e cioè “avvisare”.
La tradizione vuole che la moneta sia stata coniata per la prima volta da Creso, re di Lidia, nel VI secolo a.C. Nel secolo successivo l'uso di coniare monete si è diffuso nell'Impero Persiano e nelle città greche. Quindi, attraverso i Greci, l'uso della moneta è stato introdotto nel Mediterraneo Occidentale.
I primi casi di denaro furono oggetti che risultavano utili per il loro valore intrinseco. Ciò era noto come merce di scambio ed includeva qualsiasi prodotto di larga diffusione con un proprio valore; esempi sono stati il bestiame, delle conchiglie rare o i denti di balena.